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La Lanterna del Popolo |
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Parcheggi a pagamento, ovvero con l'umido si vuol riempire una cisterna La fallimentare corsa ad accaparrarsi quattro spiccioli per risollevare la sorte delle finanze comunali
© - La Lanterna del Popolo (2025) di Domenico Basile Con un atto amministrativo a dir poco straordinario l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Massimo Lanzilotti nei mesi scorsi ha approvato l'istituzione dei cosiddetti parcheggi a pagamento. Non che se ne sentisse affatto il bisogno, ma i politici del nuovo corso hanno voluto creare 2 zone di parcheggi a pagamento. Precisamente in Piazza della Libertà, adiacente Via Adua nelle immediate vicinanze di Porta Brindisi e in Via Don Antonio Brandi e in Via Don Francesco Morelli, rispettivamente a lato e alle spalle della Chiesa Nuova nelle immediate vicinanze del Castello e di Porta Ostuni. La scelta di queste 2 aree vicine e funzionali a Piazza Nzegna ed al centro storico carovignese vorrebbe essere forse un deterrente all'utilizzo delle strade vicine al centro storico, ma se ragioniamo in chiave turistica non può che essere considerata in maniera molto più realistica una manovra blasfema per tentare di lucrare e fare cassa sulle spalle dei malcapitati turisti. Queste 2 aree infatti soddisferanno le necessità di parcheggio di chiunque ne avesse necessità, permettendo di limitare l'accesso dei veicoli a Piazza Nzegna e al centro storico, ma con questo nuovo provvedimento gli equilibri si sono definitivamente rotti. Infatti, il provvedimento, che non ha alcun senso di esistere se non quello bieco di voler far cassa a tutti i costi, prevede parcheggio libero nella prima parte della giornata, poi per il periodo che va da Gennaio a Maggio e da Ottobre a Dicembre prevede una tariffa di 0,60 euro l'ora dalle ore 17 alle ore 23, mentre per il periodo che va da Giugno a Settembre prevede una tariffa di 1 euro l'ora dalle ore 18 alle ore 2. Il risultato è chiaramente sotto gli occhi di tutti con i parcheggi quasi perennemente deserti dato che la popolazione di Carovigno, in questo caso sommamente intelligente, non ha alcuna intenzione di elargire il becco di un quattrino al Comune di Carovigno, che sembra quasi abbia voluto tassare le normali abitudini dei cittadini di Carovigno. E' stata una azione con la quale si è di fatto disincentivata la sosta in prossimità del centro storico, favorendo la ricerca di un posto auto in altre zone del paese che non avevano alcuna necessità di sobbarcarsi questo nuovo problema. E' squallido tassare chi vuol recarsi a messa alla Chiesa Nuova o intende farsi un giro in Piazza Nzegna. ... e per racimolare poi che cosa? Pochi spiccioli con i quali il Sindaco, gli Assessori e i consiglieri comunali della maggioranza potranno andare a comprarsi i lecca lecca al bar. Durante l'ultimo consiglio comunale alcuni consiglieri dell'opposizione hanno sollevato il problema, ma la maggioranza ha risposto che si tratta solo di una fase sperimentale, sicchè con Dicembre dovrebbe essersi chiusa la sperimentazione, che noi definiamo a dir poco "fallimentare". Sarebbe davvero molto interessante conoscere quanti milioni di euro siano stati incassati da parte del Comune di Carovigno nel corso del 2024, per poter consacrare in tabula il fallimento di questo odioso provvedimento. Allo stesso modo sarebbe altrettanto interessante conoscere il nominativo dell'ideatore di questo provvedimento, o se preferite la mente sopraffina che ha concepito questo obbrobrio. Una cosa però è certa, il Comune di Carovigno ha operato un'azione con la quale intendeva rimpinguare le casse comunali con un mezzuccio che non avevano alcuna prospettiva nè tanto meno alcuna sostenibilità. In parole povere il Comune di Carovigno si era illuso di riempire la cisterna con l'umido non pensando che per ottenere questi risultati occorrono provvedimenti strutturali, provvedimenti di spessore che non devono gravare sulla popolazione residente e che non possono essere di un tenore così basso. |
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