La Lanterna del Popolo

"La Lanterna del Popolo" - Mensile di Attualità, Cronaca, Cultura, Informazione e OpinioneBenvenuti nel Sito Ufficiale de "La Lanterna del Popolo" - Carovigno (BR) - ITALIA

 

 

 

 

Riqualificazione immediata per

la stazione ferroviaria di Carovigno

Decine di veicoli parcheggiati all'esterno di una stazione che necessita di seri interventi di riqualificazione

 

© - La Lanterna del Popolo (2024)

di Domenico Basile

La stazione ferroviaria di Carovigno ha raggiunto un livello di frequentazione molto elevato.
Mai la stazione ferroviaria era stata così presa d'assalto come quest'anno con decine e decine di veicoli parcheggiati al suo esterno, talvolta perfino in doppia fila, fino all'ex passaggio a livello.
Il motivo è semplice: molti lavoratori hanno scelto di raggiungere il luogo di lavoro in treno, ma soprattutto decine e decine di studenti al termine delle scuole superiori hanno scelto di proseguire gli studi all'Università.
Al netto di coloro che scelgono di frequentare l'università in altre città italiane lontane come Roma, Bologna, Milano, etc, e di quelli che hanno scelto di affittare un appartamento per evitare di dover trascorrere gran parte del loro tempo a bordo dei treni, c'è un intero popolo di studenti pendolari che, maggiormente attaccati alle loro radici, hanno scelto di fare quotidianamente avanti e indietro con il treno per raggiungere le più vicine Università di Bari e Lecce.
Questa scelta fa si che ogni mattina la stazione ferroviaria venga presa d'assalto da decine di genitori che accompagnano i loro figli alla stazione ferroviaria per prendere il primo treno utile per Bari delle ore 5,45 o il primo treno utile per Lecce delle ore 6,05.
Coloro che intendono entrare più tardi possono prendere il treno per Bari delle ore 7,22 o quello delle ore 9,10 oppure il treno per Lecce delle ore 7,25 o quello delle ore 8,59
Per il ritorno dalle Università possono prendere il treno da Bari alle ore 12,32 o quello delle ore 13,32 oppure il treno da Lecce delle ore 13,17 o quello delle ore 13,47.
In ogni caso invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia, ed anche in questo caso il risultato non cambia, poichè è possibile recarsi alla stazione per imbattersi sempre e ad ogni ora nella stessa situazione di sovraffollamento.
E' evidente la forte frequentazione, ma nonostante ciò nessun lavoro di riqualificazione si intravede.
Al suo interno la stazione è praticamente priva di una decente sala di aspetto, non vi sono bagni pubblici e la totale assenza di ascensori per gli utenti disabili che giungono sul secondo binario si fa sentire maledettamente.
Per queste problematiche il Sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti potrebbe scrivere a Trenitalia evidenziando queste problematiche e richiedendo quei pochi interventi che potrebbero rappresentare una svolta per la nostra stazione.
La situazione all'esterno della stazione ferroviaria, invece, è leggermente diversa.
Infatti alle problematiche sopra descritte si aggiungono quelle facilmente riscontrabili una volta giunti all'esterno della struttura.
Non vi sono servizi di nessun genere: no bar, no taxi, nessun noleggio auto, ma soprattutto è presente un piazzale allo stato brado con cespugli di rovi che contribuiscono a comporre la fotografia di un'area in totale stato di incuria.
A tal proposito il Sindaco Massimo Lanzilotti ha tutti i poteri necessari per agire con un intervento di manutenzione straordinaria che contribuirebbe all'ampliamento e alla riqualificazione del piazzale antistante la stazione ferroviaria, magari anche attraverso l'acquisizione dell'area dell'antica cava di pietra, ormai dismessa e abbandonata da decenni per farne un parcheggio utile e funzionale per una stazione ferroviaria che sta rivivendo una nuova stagione di vita.
Per fare ciò non occorrerebbe imbrigliarsi in pastoie burocratiche ed un primo tangibile risultato sarebbe concreto e immediato.
La seconda parte dell'intervento riguarderebbe invece la strada che collega la Strada Provinciale alla stazione ferroviaria, un tratto di circa 1 km che è rimasta ancora al suo stato originale, nel senso che il suo asfalto è ancora quello degli anni '80, anni in cui fu soppiantata dalla costruzione della Strada Provinciale.
Da quel momento in avanti, e sono passati quasi 50 anni, mai nessuno si è degnato di effettuare qualsivoglia opera di manutenzione nè di posare un nuovo manto di asfalto.
Asfalto rugoso come la pelle di un elefante, assenza di guard rail e macchia mediterranea che si sta impossessando della sede stradale sono alcuni dei problemi facilmente risolvibili, ma serve una volontà politica per risolvere i problemi, una volontà politica che ad oggi non si intravede, ma che i cittadini desiderano dal profondo del cuore.