La Lanterna del Popolo

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Stagione balneare a rischio:

limitata la piena fruibilità delle spiagge

L'Amministrazione Comunale di Carovigno ed i vigili urbani incapaci di assicurare il controllo del territorio

 

© - La Lanterna del Popolo (2024)

di Domenico Basile

Come ogni anno la stagione estiva ha fatto il suo prepotente ingresso con un mese di Luglio che è stato decisamente bollente.

Immancabilmente con essa si sono riproposti tutti i vecchi ed i nuovi problemi legati alla gestione di un territorio balneare complesso come il nostro.

Il primo problema è quello legato alla disponibilità dei parcheggi che dimostrano sempre più di essere un bene di prima necessità per un comune a prevalente economia turistica.

Non sono stati individuati parcheggi nei siti più idonei e nella quantità necessaria per scongiurare congestionamenti del traffico, e come ogni anno i disagi e le lamentele sono fioccate come la neve fiocca a Madonna di Campiglio in pieno inverno.

Inutile rappresentare il problema al Sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti secondo il quale tutto funziona perfettamente, men che meno all’Assessore “competente” che ritiene di operare nella maniera migliore possibile, inutile infine parlarne con la Polizia Municipale poiché è come tentare di interloquire con un muro di gomma, di fonte al quale ogni rimostranza rimbalza, con atteggiamenti di arroganza e supponenza che sfociano perfino nella maleducazione.

Il secondo problema è quello della viabilità.

Qualche politico improvvisato ha infatti assunto decisioni ridicole capaci di peggiorare la viabilità, già di per se non eccezionale, provocando ingorghi e tratti in cui diventa praticamente estremamente difficoltoso se non impossibile circolare.

Non mancano come sempre situazioni in cui gli automobilisti sono costretti a compiere improbabili manovre per poter invertire il proprio senso di marcia, e tutto ciò perché non sono previste le necessarie valvole di sfogo per il traffico veicolare.

In tutto ciò il massimo dello sforzo a cui assistiamo è quello di vedere sporadicamente una pattuglia della Polizia Municipale che gira a vuoto salvo fermarsi per elevare qualche contravvenzione, ma nessuna azione concreta sul territorio.

Il Piano Spiagge è ormai soltanto una chimera, pronto da decenni che giace parcheggiato in qualche cassetto del palazzo municipale, ma non c’è neanche un politico che si prenda la briga di spolverarlo e porre in essere tutti i passaggi necessari previsti dall’iter burocratico per portarlo a compimento e tradurlo in realtà.

Il Piano del Traffico invece è un piano di cui si parla da circa 30 anni ma non se ne vede l’ombra.

Il terzo problema è la scarsa attenzione nei confronti delle persone affette da disabilità.

A poco o nulla servono le rarissime pedane poste sul litorale e limitatamente ai lidi attrezzati.

Per comprendere le reali problematiche con cui deve scontrarsi chi è affetto da disabilità e dei familiari che lo accompagnano occorre provare ad essere disabili in prima persona.

La prima difficoltà con cui si scontra il disabile è quella di poter raggiungere con l’auto il litorale, che gli amministratori provvedono ad interdire con degli orribili ed anacronistici jersey in cemento armato, o con inutili transenne autogestite.

La seconda difficoltà con cui si scontra il disabile è quella di dover percorrere il tratto che lo separa dalla spiaggia in totale assenza di pedane apposite che ne consentano una agevole percorrenza.

La terza difficoltà è legata all’assenza di bagni per disabili sulle varie spiagge, per non parlare dell’assenza di servizi elementari.

Quarta ed ultima difficoltà è la totale assenza di mezzi che permettano al disabile di poter essere accompagnato in acqua per prendere il bagno.

Tutte queste problematiche sono regolarmente disattese e le rarissime occasioni in cui almeno una di queste cose è prevista non vi è il personale preposto all’aiuto del disabile, e finiscono per essere occasioni utili soltanto per qualche politico improvvisato che smania dalla voglia di potersi fare un selfie da spiaggia, magari con un disabile per testimoniare la propria bontà e il proprio impegno.

Se a tutto ciò aggiungiamo le numerose lamentele e segnalazioni che giungono quotidianamente il quadro è completo, ed è ulteriormente aggravato dal fatto che l’Amministrazione Comunale di Carovigno ed i vigili urbani si dimostrano ancora una volta incapaci di gestire ed assicurare un puntuale controllo del territorio.

Con questi presupposti non si va da nessuna parte e tali mancanze non fanno che confermare tutta l’arretratezza di un comune che continua ad avere la pretesa di autodefinirsi “comune turistico”.