La Lanterna del Popolo

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Sapeva che il 20% poteva morire,

ma decise lo stesso di vaccinare tutti

L'ex Ministro Roberto Speranza e l'AIFA uniti a tutela del vaccino a rischio e a danno della popolazione

 

© - La Lanterna del Popolo (2024)

di Domenico Basile

La pandemia di Covid-19 è passata, ma gli strascichi dolorosi restano.
Molte persone sono morte, altre se la sono vista brutta, alcune sono rimaste invalide, altre per fortuna si sono salvate ... e non certo grazie al vaccino.
Il governo giallorosso dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza passerà quindi alla storia per la pessima gestione della pandemia ma soprattutto per l'imposizione dei lockdown, per l'istituzione e abuso del green pass, per la scellerata campagna di vaccinazione di massa.
Ed ancora per l’arrembante approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza, per la discutibile gestione delle terapie intensive, per l'inutile acquisto dei banchi a rotelle, per le evidenti carenze strutturali ed organizzative, ed infine per lo sciagurato protocollo "Tachipirina e vigile attesa", o come avrebbero detto a Napoli "Pigliati na pastiglia, sient' a mme".
Sono tanti gli argomenti contestati su cui occorrerà indagare, certo, non con piglio forcaiolo, ma neanche secondo il principio del "Volemose bbene ".
Un secondo processo di Norimberga per giudicare il comportamento di chi sapeva e nonostante tutto non si è fermato non può non svolgersi, ed alla fine qualcuno dovrà pur rispondere di quanto è accaduto durante la pandemia, poichè solo secondi fini poco nobili possono aver indotto simili comportamenti
Sull’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, pende infatti l’inchiesta penale da parte della Procura di Roma, presentata da molti cittadini danneggiati dal vaccino anti Covid, da varie associazioni sindacali del settore ospedaliero, del settore scuola e del comparto di sicurezza, in rappresentanza di tanti lavoratori costretti a vaccinarsi per non perdere il lavoro.
La denuncia è stata presentata dopo aver raccolto un’ingente quantità di prove dalle quali emergerebbero profili di inaudita gravità e condotte omissive da parte dell'ex Ministro della Salute Roberto Speranza e dell'ex Direttore Generale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), Nicola Magrini.
Una parte del materiale probatorio è stato reso noto durante la trasmissione "Fuori da Coro", condotta da Mario Giordano, che ha dimostrato la sistematica omissione da parte di AIFA di informazioni sugli eventi avversi e sulla inefficacia vaccinale, attraverso la pubblicazione di documentazione interna dell'AIFA, fra cui e-mail aziendali.
Diverse le ipotesi di reato: quello più grave di cui sono accusati Speranza e Magrini è il falso ideologico (art. 479 del Codice Penale), in quanto gli indagati hanno redatto report di farmacovigilanza e comunicazioni attestanti falsamente l’efficacia e la sicurezza del vaccino anti covid, ed hanno omesso di informare che gli studi scientifici richiamati per giustificare la somministrazione dei farmaci vaccinali a particolari categorie fossero inesistenti.
In una mail viene avvertito: "Attenzione, i pazienti fragili rientrano tra le categorie non studiate", ma questo non viene tenuto in considerazione ed il vaccino, fin da subito, viene somministrato proprio ai pazienti fragili.
In un'altra mail dopo una diffida del Codacons sull’accesso ai dati, AIFA scrive che non sarebbe opportuno "stuzzicare la curiosità della popolazione" e che "non deteniamo alcun dato sufficiente per poter rispondere".
Ma le omissioni contemplano anche il rapporto con le Regioni alle quali l'AIFA ha ordinato di non pubblicare i dati sull'andamento della campagna vaccinale.
Ad esempio in una mail del 19 Gennaio 2021, proveniente dalla Regione Umbria, in cui si chiedono ragguagli su come classificare ai fini della raccolta dati il fatto che molti vaccinati non sviluppassero anticorpi, e la risposta dell'AIFA fu raggelante: non essendo contemplata la possibilità di fallimento vaccinale non va mai indicata "mancanza di efficacia".
Pertanto, non solo viene dato ordine di omettere ogni tipo di rimando ad un fallimento vaccinale, ma se è il caso addirittura alterare le informazioni.
In Liguria e in Lombardia invece le Regioni segnalano la mancanza di efficacia del vaccino, così AIFA impartisce il diktat: "Se vogliamo sopravvivere occorre imparare a non rispondere".
Tali indicazioni dimostrano come AIFA abbia nascosto e omesso informazioni rilevanti sull’efficacia dei vaccini.
E che dire della manipolazione dei dati sulla vaccinazione dei minori?
Durante la redazione di un rapporto di vigilanza arriva in AIFA l’informazione che su 11 segnalazioni, ben 9 bambini allattati al seno sarebbero stati male, così l’informazione viene cassata con un semplice messaggio: "Togliamo".
Il 24 Dicembre 2020 (alla vigilia della campagna vaccinale), nonostante lo stesso ministero avesse emanato una circolare sul vaccino Pfizer per dire che non poteva essere somministrato in gravidanza e in fase di allattamento perché quelle tipologie non erano state studiate, il 21 Settembre 2021 gli indagati Speranza dava comunque il via libera alla somministrazione.
AIFA era consapevole di un eccesso di mortalità cardiovascolare per il vaccino Astrazeneca, ma la bozza del report del 3 maggio 2021 riportava chiaramente di non indicare 309 decessi in prima dose e 2011 in seconda dose.
Questa consapevolezza prosegue sistematicamente tanto che, il 18 Marzo 2021, il direttore AIFA comunica: "Troppa enfasi per eventi non correlati ... Così si uccide questo vaccino" mostrando la chiara intenzione di difendere il vaccino a tutti i costi andando oltre i dati drammatici che stavano emergendo.
Il 10 Aprile 2024  su La Verità e su l'Ansa viene ripresa la dichiarazione dell'ex Ministro Roberto Speranza che ammette che fin dai primi mesi della campagna vaccinale l'AIFA gli segnalò che 1 reazione negativa su 5 poteva essere addirittura mortale, eppure, nonostante ciò, andò avanti con gli obblighi vaccinali, recitando la favoletta dei vaccini sicuri ed efficaci.
Non parliamo poi delle vergognose campagne vaccinali ministeriali nelle quali con l'ausilio di personaggi famosi si invitava a popolazione a vaccinarsi senza indugiare, e soprattutto senza porsi alcuna domanda.
Noi purtroppo possiamo soltanto dire: ve l'avevamo detto ... e l'abbiamo fatto in tempi in cui qualche solone difendeva l'operato dell'ex Ministro Speranza, mentre chi si esprimeva, chi aveva qualche dubbio o voleva chiarezza veniva brutalmente accusato ed appellato come "Untore", "No Vax" o "Negazionista".
Oggi i tempi sono cambiati: la consapevolezza cresce ma la stupidità rimane.