Con le
sanzioni per i passi carrabili
luminarie nuove e fumo negli occhi
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La Lanterna del Popolo (2024)
di Domenico Basile
Tutti quanti vi sarete
accorti che quest'anno a Carovigno abbiamo registrato un
deciso passo in avanti, soprattutto nell'ambientazione
scenografica relativamente alla proposta per le festività
pasquali appena trascorse.
Ci riferiamo in particolare alle luminarie che hanno portato
luci e colori nel centro cittadino come mai prima d'ora, ma
il motivo è molto semplice.
Dopo decenni di stasi le ditte delle luminarie hanno deciso
di rinnovare il parco luci realizzando e proponendo
luminarie nuove e più accattivanti rispetto a quelle
tradizionali, non dimenticando mai il detto: "Come spendi
mangi".
Ma anche le luminarie, in realtà, servono solo a gettare
fumo negli occhi, e sappiamo bene che i cittadini di
Carovigno amano il fumo negli occhi e soprattutto amano
coloro che glielo sbuffano in faccia, dimenticando che il
fumo negli occhi stimola le lacrime, rende l'aria
irrespirabile, poco trasparente e impedisce di vedere
chiaramente, almeno a coloro che intendono veder bene.
E' facile inviare migliaia di cartelle con sanzioni assurde
per i passi carrabili non inviati a suo tempo dall'ente, per
poi spendere soldi per far bella mostra di sé, per far
vedere quanto sono stato bravo, quante cose belle sono stato
in grado di fare, ma sempre seguendo il famoso precetto
genovese secondo cui "cambiano i culi, ma i belìn son sempre
gli stessi".
L'abilità di un vero amministratore comunale, però, non
risiede nel saper spendere il denaro pubblico con estrema
facilità, per esempio portando sul posto le luminarie più
belle e costose, nè tanto meno proponendo ai cittadini
fuochi pirotecnici che sappiano entusiasmare oltre ogni
immaginazione.
L'abilità di un vero amministratore comunale sta nella
capacità di saper spendere sapendo evitare la spesa
ordinaria, sapendo individuare ed attingere a fonti di
finanziamento alternative, pubbliche o private, ma sempre a
fondo perduto, sta nella capacità di tradurre ogni
investimento in benefici costanti, misurabili e duraturi, e
sta nella capacità di saper moltiplicare gli effetti ed i
benefici della spesa pubblica traducendo una spesa in un
buon investimento capace di restituire benefici e benessere
per l'intera collettività.
Per carità bellissime le luminarie di Pasqua 2024, ne siamo
orgogliosi (d'altronde è merito nostro dal momento che sono
state pagate con i soldi nostri).
Forse però sarebbe anche arrivato il momento di mettere in
campo interventi veri, finalizzati a risolvere o almeno
mitigare i problemi veri che affliggono questa terra, e dei
suoi abitanti che continuano a vagare alla perenne ricerca
di un amministratore comunale degno di poter essere definito
"Buon Pastore".