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La Lanterna del Popolo |
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SCUOLA MEDIA "ALESSANDRO MASSIMO CAVALLO" DI CAROVIGNO
Vacca Eugenio Giuseppe 3° Classificato Assoluto
LA TOSSICODIPENDENZA Oggi al mondo esistono molti problemi, fra i quali uno dei più dannosi è la tossicodipendenza. Essa è certamente un problema che coinvolge in particolar modo i giovani d'oggi. Ormai droghe pesanti, leggere, pasticche, sono purtroppo alla portata di tutti, persino alla portata di ragazzini che frequentano le scuole medie. Drogarsi è sicuramente un fenomeno gravissimo, che innanzitutto potrebbe danneggiare drasticamente la salute, e che poi potrebbe mandare allo sbaraglio il proprio modo di pensare, di agire, le proprie abitudini e le proprie e le proprie tradizioni, insomma, con la droga si arriva a cambiare completamente la propria personalità. Secondo me, arrivare all'uso di droghe dipende soprattutto dalla coscienza che c'è in una persona, e dalla volontà che permette di rifiutare, senza pensarci su due volte, e con decisione, un'offerta che potrebbe rovinare la propria vita (drogarsi, bere, fumare, ecc…). Ad esempio, se ad una festa ad un ragazzo viene offerto uno spinello, egli, che non ha mai provato a fumare, comincia a pensarci sopra, e in questo caso interviene la coscienza. Se la sua coscienza ha valori basati sulla curiosità, sul voler apparire adulto o seguire i compagni, accetterà lo spinello, mentre se la sua coscienza è basata sui valori dell'obbedienza ai genitori o sulla preoccupazione per la propria salute, e se ha decisione e sicurezza di se, egli probabilmente non accetterà lo spinello. Quindi è dalla coscienza, è dalla propria volontà che dipende arrivare o meno all'uso di vari tipi di droga. Molti ragazzi pensano che drogarsi sia un modo per liberarsi dalla proprie preoccupazioni, dalle proprie ansie e dai propri problemi, e che sia un modo per rilassarsi completamente. Ciò però è sbagliatissimo, perché se si inizia a drogarsi è molto difficile smettere, ed è difficile tornare ad una vita normale. Quando va bene si è costretti ad andare a finire in una comunità o in un centro di recupero, che tenta di allontanare completamente dalla mente del tossicodipendente il pensiero della droga, e che aiuta a ritornare ad una vita normale. Molti ragazzi e ragazze lo fanno anche per piacere alle persone dell'altro sesso, e questo secondo me è errato, perché un ragazzo o una ragazza dovrebbero piacersi per come si è fatti interiormente, per il proprio carattere dolce, sensibile, e per il proprio modo di pensare … non ci si può amare per quello che non si è. Inoltre il problema della tossicodipendenza, non coinvolge solo il drogato, ma coinvolge purtroppo anche l'intera famiglia. In una famiglia in cui esiste questo problema si comincia a non essere più tranquilli, si comincia ad essere sconvolti da questo fenomeno, c'è nervosismo, ansia ed emergono molti altri problemi. Io ho un progetto da proporre per ridimensionare drasticamente il problema della tossicodipendenza; questo si basa grosso modo su 4 elementi. Primo, secondo me, il recupero di un drogato dovrebbe avvenire innanzitutto all'interno della famiglia, senza affrontare il tutto con nervosismo, parlando con calma, senza agitazione, offrendo aiuto e disponibilità a colui che soffre di questo problema. In secondo luogo, io direi di potenziare i centri di recupero per tossicodipendenti fornendo loro aiuti finanziari, favorendo la creazione di altri centri di recupero, dando loro ulteriori infrastrutture, più ampi spazi, ecc… Il terzo intervento dovrebbe consistere in una campagna pubblicitaria continua, senza interruzioni, che invitasse tutti a non fare uso di questo "inferno", la droga, e che sottolineasse le conseguenze devastanti provocate da essa. Infine ci dovrebbe essere una maggiore repressione da parte delle autorità su coloro che spacciano droga perché sono proprio loro a mettere a repentaglio la vita dei malcapitati giovani che, a volte per curiosità, a volte per adeguarsi al gruppo, non riescono a dire di no alla morte che si presenta a loro sotto una veste accattivante. |
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