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La Lanterna del Popolo |
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SCUOLA MEDIA "ALESSANDRO MASSIMO CAVALLO" DI CAROVIGNO
Semeraro Filippo 1° Classificato Assoluto
Sempre più numerose le vittime di questa mostruosità PEDOFILIA Il fenomeno, ormai di proporzioni mondiali, investe fasce di età sempre più basse Uno dei problemi più gravi che affligge oggi la nostra società è la pedofilia, in altre parole, abusi sessuali verso i minori di 18 anni. Ormai le pagine di tutti i giornali quotidiani e settimanali sono dedicate proprio a loro, alle piccole vittime, ai milioni di vittime che ogni giorno subiscono un torto così grande da privarli della loro infanzia e della loro ingenuità. Un dramma che difficilmente si riesce ad evitare, un problema che vive nelle famiglie di tutto il mondo e che indossa una maschera, quella di un genitore, uno zio, di un parente o di un amico qualsiasi. Infatti è proprio negli ambienti apparentemente più sicuri che si consuma questo orrore, un orrore che il più delle volte viene poi accuratamente nascosto, quasi come se la vittima dovesse vergognarsi di essere stata tale, come se fosse non solo la vittima, ma anche il colpevole. La pedofilia costituisce perciò un gravissimo problema e non solo per bambini ma anche per tutta la società. Infatti, milioni di persone, soprattutto uomini, sono affetti da gravi disturbi che deviano la loro sessualità, i cosiddetti "depravati", insomma sono persone apparentemente sane, ma con gravi problemi psicologici. Tutto questo non costituisce certo una giustificazione, ma forse uno dei pochi modi per capire il perché di certi comportamenti. Non sempre, però, si può ricondurre tutto ad una "malattia", infatti la pedofilia costituisce oggi un "lavoro nero" che permette di guadagnare tantissimi soldi vendendo il corpo di bambini e ragazze costrette a prostituirsi nei paesi cosiddetti "ricchi". Queste ragazze provenienti il più delle volte dai paesi dell'Est, vengono ingannate dai loro "protettori", che con la promessa di un lavoro le vendono come oggetti del desiderio capaci di realizzare sogni di piaceri proibiti. Io personalmente non riesco nemmeno ad immaginare come si possa vivere vicino a persone tanto crudeli, come possa un bambino guardare il padre negli occhi e veder riflesso il suo dolore e la sua paura, e come si possa vivere la propria vita sul dolore o sui sogni altrui. Non credo di avere vicino a me gente simile, spero di non averne mai, e di non poter vedere lo sguardo basso sul viso di chi mi è vicino. Si parla spesso di violenza psicologica, e forse questa a mio parere è la più grave, che rimane più impressa nella vita di chi la vive. Si percorre il cammino della vita con la paura di soffrire ancora, e come più spesso accade, il bambino tende ad isolarsi in se stesso, a vivere da solo, con le sue paure ed i suoi problemi. Alcune volte poi sono proprio quei bambini, quelle persone che hanno tanto sofferto ad essere potenziali "errori" della società. Infatti, essi tendono in futuro a scaricare la loro rabbia su persone più deboli, a far soffrire gli altri così come hanno sofferto loro. La cosa più giusta per me sarebbe quella di star vicino a chi subisce, ma non solo con semplici parole o gesti di affetto, ma soprattutto con la presenza di esperti del comportamento, ad esempio psicologi. Infine penso che sia opportuno che lo stato intervenga in modo più incisivo su certi problemi, per esempio con leggi un po' più severe, e con provvedimenti più drastici verso chi commette reati così orribili. |
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